Il prezzo d’acquisto sicuramente non è dei più economici attestandosi attorno ai 6000 euro nella versione importata da Nital, questo ne fa una lente non per tutti ma che sicuramente ripagherà già da subito ogni suo fortunato acquirente per le sue capacità di resa ottica, versatilità e robustezza che non deludono le aspettative tipiche delle ottiche professionali Nikkor.
Esso viene fornito in dotazione di un tappo posteriore rigido e di un tappo anteriore morbido con una pratica chiusura elastica, di un paraluce dedicato,della cinghia a tracolla molto pratica ad esempio quando facciamo fotografia “vagante” e della pratica e ben fatta custodia a tracolla Lens case CL – L1 in dotazione, capace di contenere l’obiettivo montato su relativo corpo macchina.
La custodia però non può contenere, nonostante le svariate possibilità di personalizzazione, sistemi complessi come ottica + moltiplicatore + corpo macchina tanto è che personalmente,vista l’ottima fattura dello stesso, preferisco utilizzarlo quando ho bisogno di trasportare solo il corpo macchina con uno zoom medio come un 70 – 200 mm .
Ho scelto di lavorare con quest’ ottica, quasi espressamente pensata per la fotografia naturalistica e d’azione, ma anche ottima per creare ritratti dallo sfuocato entusiasmante, per la sua grande maneggevolezza e flessibilità nell’uso a mano libera, nel suo ridotto ingombro, nella sua alta qualità sia a livello resa su immagini prodotte anche utilizzando i moltiplicatori di focale dedicati Nikkor che costruttiva non ché alla possibilità di poterlo utilizzare per ore e con poco stress nelle lunghe escursioni in montagna.
Si parla di un 300 mm con angolo di campo equivalente a 8,2° ( ridotto a 5°20′ su formato DX )che montato su corpo DX con sensore aps – c di Nikon (fattore moltiplicativo 1,5 X ) diviene subito un 450 mm che non è proprio male in campo naturalistico.
Personalmente dopo aver provato questa lente col moltiplicatore dedicato Nikon TC – 20 E II in grado di raddoppiare la sua effettiva lunghezza focale sono rimasto un po deluso per la relativa anche se bassa perdita di nitidezza da cui ne derivavano immagini leggermente morbide e ho deciso con successo di adottare il Nikon TC – 17 E II, moltiplicatore quest’ ultimo che abbinato alla lente fa raggiungere subito la notevole lunghezza focale di 500 che utilizzando un corpo aps – c non tardano a fornirci un sistema da 750 mm senza troppo ledere alle caratteristiche di velocità dell’ autofocus mantenendo un ottima qualità d’ immagine che permette, la dove sia necessario, operare anche piccoli crop di composizione.
Questo è per me un abbinamento divenuto quasi standard nelle mie uscite, a volte tolgo il moltiplicatore usando i 300 mm effettivi oppure, ad esempio, se vado a fotografare grossi mammiferi utilizzo un sistema che preveda l’uso di un corpo full frame ottenendo una un buon compromesso in termini sicuramente qualitativi ma anche di lunghezza focale con ben 500 mm effettivi.
Certo è che avere sotto mano un 500 mm vero e magari moltiplicandolo in certe situazioni ci porterebbe ad essere ancora più vicini al soggetto da inquadrare ma se pensiamo al campo di utilizzo del 300 esso si rivela insostituibile anche per chi già possiede ottiche ancora più spinte come un 500 o un 600 mm proprio per la sua grande praticità che ne rende un ottica di facile utilizzo anche a mano libera, di minimo ingombro con misure che vanno da 12,4 cm a 26,8 cm e dal peso contenuto di 2,9 kg.
2900 g che racchiudono tutta la tecnologia Nikkor di ultima generazione, infatti con le sue 11 lenti racchiuse in 8 gruppi ottici di cui tre ED ovvero che comprendono lenti a bassissimo indice di dispersione, garantendo così una risolutezza in termini di nitidezza eccezionale e senza precedenti abbattendo così ogni possibile aberrazione ottica.
Caratteristica per me fondamentale, inoltre, di serie viene montata una lente frontale al menisco ML inclusa nello schema ottico con gli ovvi vantaggi, grazie alla curvatura della lente stessa, di ridurre drasticamente le immagini fantasma e la duplice funzione di proteggere le lenti retrostanti dagli agenti esterni come sabbia, polvere, salmastro fungendo tipo filtro protettivo.
Ovviamente tutto il sistema è corredato dall’ ultima innovazione Nikon in fatto di qualità ottica e cioè il Nano Crystal Coat, uno specifico e rivoluzionario trattamento antiriflesso che sfrutta la nanotecnologia eliminando qualsiasi riflesso interno residuo alla lente.
Quindi concludendo la parte relativa alla risoluzione ottica posso affermare che questo “vetro” è eccezionale già alla sua massima apertura, fornendo immagini dettagliate e taglienti abbinate poi ad un bokeh eccezionale risultante questo dall’ applicazione di un diaframma a 9 lamelle arrotondate,caratteristica anche questa che ne crea un pregio ed un ulteriore stimolo per inserirlo nel proprio corredo personale.
Le immagini risultano nitidissime fino a valori di chiusura attestati a f 11, chiaramente più in là si incorre nel fenomeno della diffrazione anche se su corpo full frame, grazie alla grande qualità dei sensori, questo aspetto può essere leggermente mitigato.
Passando all’azione la pratica e insostituibile messa a fuoco interna vanta di un motore ad ultrasuoni Silent Wawe di ultima generazione, capace di esaltare le caratteristiche dell’ autofocus velocissimo, decisamente preciso e silenzioso a tal punto da rimanere impercettibile.
La messa a fuoco, rigorosamente posteriore, utilizza un solo gruppo attivo ottenendo così ancora di più in termini di velocità e prontezza.
L’ obiettivo è munito di AF – L che blocca la messa a fuoco durante la messa a fuoco automatica, di AF – ON che attiva la messa a fuoco automatica e di Memory Recall per salvare e richiamare la messa a fuoco selezionata questo anche tramite pulsanti dedicati posti nella parte frontale della struttura a ridosso della ghiera di messa a fuoco.
Le modalità di messa a fuoco possono essere personalizzate direttamente sulla console con tre programmi differenti, Priorità automatica, priorità sul manuale oppure manuale ed è sempre possibile escludere la messa a fuoco automatica semplicemente ruotando la ghiera di messa a fuoco mentre si tiene premuto il pulsante di scatto a mezza corsa sul corpo macchina senza pregiudicare il funzionamento dei meccanismi interni.
Come tutti gli obiettivi Nikkor di fascia G non è prevista la ghiera dei diaframmi esterna che vengono selezionati direttamente dalla macchina.
Il sistema è munito di un utile limitatore di messa a fuoco con due modalità, Full per soggetti più vicini ai 6 m, da 6 m a infinito per soggetti più lontani, opzione questa che conferisce ancora più vigore e velocità al meccanismo dell’autofocus e nelle relative operazioni di messa a fuoco che diventano fulminee.
Penso inoltre che la ciliegina sulla torta di questa splendida lente sia il sistema VR (anti vibrazioni ) abbinato in grado di soddisfare abbondantemente le più esigenti aspettative.
Il VR II montato consente di minimizzare il calo di nitidezza causato da movimenti della fotocamera o dell’operatore con risultati equivalenti a tempi di posa più rapidi pari a 3 stop evo restituendoci immagini un tempo impensabili da realizzare a mano libera e nelle situazioni di luce più estrema come all’ imbrunire, nel folto del sottobosco, di notte o addirittura in grotta.
Inoltre il sistema VR è in grado di rilevare automaticamente se il fotografo intende effettuare riprese in panning, anche se personalmente, preferisco disattivarlo quando pratico quest’ ultima per avere una più ampia capacità creativa.
Il sistema di riduzione vibrazioni ha una funzione Normal adibita alle situazioni di routine come l’uso a mano libera o su cavalletto oppure una funzione Active pensata per quelle situazioni in cui l’operatore si trova ad agire su mezzi in movimento come auto o imbarcazioni.
Il sistema Vr viene semplicemente abilitato tramite una robusta e solida ghiera posta frontalmente all’anello per treppiedi, vicina tra l’ altro all’alloggiamento a incastro per i filtri ( diametro 52 mm, filtri a vite dedicati ).
Tutto il sistema viene incluso in un corpo versatile e robusto che ne fa un fiore all’occhiello nel parco ottiche Nikkor.
Il corpo è estremamente tropicalizzato ed in grado di resistere alle condizioni di utilizzo più severe come neve e pioggia, sabbia, salmastro e questo grazie anche all’ abbondante e cospiquo sistema di guarnizioni posto all’interno dell’ obiettivo atto a preservarne l’ integrità dall’ umido e dalla polvere.
Di serie viene fornito assieme all’ essenziale paraluce dedicato realizzato in un accattivante e leggera fibra di carbonio facilmente posizionabile ai verticie della lente frontale tramite una semplice e pratica vite a espansione.
E’ di serie anche il massiccio e robusto anello per tre piedi realizzato in fibra di magnesio, elemento quest’ ultimo che va in linea con le caratteristiche del 300 mm VR II conferendone ulteriore stabilità e rigidezza fungendo anche come possibile impugnatura se lo si utilizza a mano libera.